mercoledì 22 marzo 2017

Una scuola che sbaglia di grosso

Sul mio blog personale faccio queste considerazioni sul giro che Gianfranco Amato e Luca Povia stanno facendo per il Veneto, con tappe inconsuete.

Conoscevamo già la strana tappa in provincia di Treviso, per l'evento che abbiamo già criticato con questo comunicato; ora sappiamo che prima ancora essi terranno un discorso nel Teatro Stimate di Verona, che viene gestito dalle Scuole alle Stimate, una scuola paritaria.

La Costituzione Italiana dice chiaramente:
ART. 33.
L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.
Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.
e prima ancora dice anche:
ART. 10.
L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici.
Dei due articoli ho riportato in corsivo le parti più interessanti per il mio discorso: secondo l'Articolo 33 citato, una scuola paritaria non può prendere a pretesto la propria mission (quella delle Stimate è ineccepibile) per insegnare cose che non si potrebbero insegnare in una scuola statale.

Tra esse ci sono il ritenere le persone non etero e non cis devianti e malate; il fatto che la legge italiana attui l'Articolo 10 citato (ed i Trattati dell'Unione Europea) inserendo le persecuzioni motivate dal proprio orientamento sessuale e dalla propria identità di genere tra le motivazioni per chiedere asilo in Italia significa che queste due cose vanno rispettate negli alunni, nei genitori e nei docenti anche quando assumono un assetto statisticamente minoritario.

Cosa da cui dissentono irrevocabilmente ed incostituzionalmente gli invitati a parlare in una struttura della medesima scuola.

Verona non è una città travolta contemporaneamente da un terremoto, da un'incendio, da un'inondazione, che hanno lasciato agibile per il comizio di un partito politico solo la sala del Teatro Stimate, e bisogna perciò mettergliela a disposizione - la scelta che contrasta con gli obblighi di una scuola paritaria ricade perciò sulla medesima.

Il problema non riguarda però soltanto le idee di un avvocato ed un cantante che si dilettano di medicina e psicologia, e che sono sicuro che non permetterebbero ad un medico di criticare un'arringa o ad uno psicologo di correggere una stecca; il problema è anche l'imbarbarimento del costume politico che questa tournée dimostra.

Sono nato nel 1962, e so che dopo la Liberazione i partiti politici italiani, pur cercando un rapporto stretto con sindacati ed altre associazioni, ebbero il buon senso di non fagocitarle (o, per usare il loro gergo, "farne una cinghia di trasmissione").

Anche se alla CGIL si iscrivevano (e si iscrivono) soprattutto persone che simpatizzano per i partiti di sinistra, le sedi del sindacato non ospitano anche dei partiti, i partiti non tengono comizi nelle sedi sindacali, i sindacati non organizzano iniziative di propaganda elettorale, e se un dirigente sindacale diventa dirigente politico, o si candida alle elezioni amministrative o politiche, deve lasciare il sindacato. Analogamente si può dire per la CISL e la UIL - conosco meno bene gli altri sindacati, e per questo li ometto.

Si è sempre spettegolato su quali partiti appoggiassero (ed appoggino) i sindacati citati, ma la separazione è comunque chiara, perché si è sempre stati tutti d'accordo che il sindacato è di tutti i lavoratori e non solo di coloro tra essi che si riconoscono in un partito. Ed infatti i sindacati citati hanno tra loro rapporti migliori dei partiti politici in cui si riconoscono i loro iscritti.

Idem per l'ARCI e le ACLI - difficilmente chi è iscritto all'una è iscritto anche all'altra, e semmai i loro iscritti propendono verso diverse porzioni dello spettro politico, ma la stima è reciproca e la cooperazione in molte cose (ad esempio, la lotta antimafia) efficace.

Se queste associazioni fossero diventate il circolo del tempo libero o l'organizzazione assistenziale dei partiti in cui si riconoscevano i loro iscritti, oggi sarebbero solo nei libri di storia, travolte dal crollo della Prima Repubblica.

La tournée di Amato e Povia sta sgretolando quest'utile separazione: non c'è solo il caso di questa scuola, ma anche di un'associazione che si occupa di "famiglie con autismo" (frase assai criticabile - ho la Sindrome di Asperger, e non sono una "persona con autismo", ma un "autistico orgoglioso" della mia diagnosi e "neurodiversità", anche se non mi chiamo Temple Grandin) che si mette al servizio del Popolo della Famiglia, facendo un errore che sindacati ed altre associazioni si sono ben guardati dal commettere, e dimostrando di non aver imparato nulla dalla storia italiana unitaria.

Infatti, la CGL legata al PSI non riuscì a prevenire la nascita del regime fascista, ma CGIL-CISL-UIL furono i principali autori della sconfitta delle Brigate Rosse e delle formazioni terroristiche neofasciste.

Posso tranquillamente aggiungere che Amato e Povia fanno tutto questo perché si sono resi conto che la loro concezione della famiglia e della società è ormai irrimediabilmente minoritaria, e che non può in alcun modo candidarsi all'egemonia culturale di questa società - l'unica cosa da fare per costoro è creare dei "ridotti" nel senso militare del termine in cui farla sopravvivere, anche a costo di spaccare il paese ed indurre associazioni ed enti diversi da un partito politico a svolgere un ruolo improprio.

Per un gramsciano come me, ricorrere ad una strategia militare (volta al dominio del territorio) anziché culturale (volta alla persuasione delle anime) è un'ammissione di sconfitta, anzi, è lo stesso errore che la buona tradizione comunista chiamava settarismo; e chi (su consiglio proprio di Gramsci) si è letto Machiavelli (in questo caso non Il Principe, bensì Dell'arte della guerra) sa che i "ridotti" sono militarmente una trappola: vi si viene rinchiusi, isolati, assediati ed infine sconfitti - meglio rinunziarvi.

Amato e Povia non stanno facendo propaganda politica, stanno facendo l'inventario dei fedelissimi che vogliono ripetere i disastri del 1187 e 1291: nel 1187 i crociati dovettero abbandonare Gerusalemme (sconfitti, più che in battaglia, dalle loro divisioni interne - e, aggiungo io, dall'incapacità di guadagnarsi il favore [altro termine per egemonia] della popolazione non cristiana della città), e si ritirarono a San Giovanni d'Acri, dove vivacchiarono fino al 1291, attendendo inutilmente soccorsi divini ed umani prima della sconfitta definitiva.

Tra i fedelissimi pronti ad arruolarsi c'è una scuola paritaria che, anziché fare quello che la Costituzione e la legislazione ordinaria le impongono, ovvero di non rifiutare nessun alunno con i titoli per iscriversi, e non nuocergli una volta iscritto, fa una scelta che privilegia una parte politica (quella a cui viene offerto il teatro per un comizio) svantaggiando inevitabilmente le altre (a cui sicuramente appartengono alunni e genitori) - questa parzialità in chi svolge un servizio pubblico un tempo avrebbe suscitato scandalo.

Il fatto che le persone a cui viene offerta la sala disconoscano i più elementari diritti umani, e le libertà democratiche garantite dalla Costituzione, ad alcune persone che potrebbero essere appunto tra gli alunni (si ricorda che una prudente statistica americana afferma che il 3,5% delle persone si identifica come LGBT, che almeno l'8,2% ha avuto nella sua vita rapporti omosessuali, e che circa l'11% ammette di essere almeno un po' attratto da persone dello stesso sesso), è quasi banale al confronto.

Raffaele Yona Ladu
Ebre* umanista gendervague

giovedì 16 marzo 2017

Binarismo e bimetallismo





Quest'articolo vuole rispondere a [0], articolo che descrive le persone fastidiose normalmente chiamate "morti di figa", ovvero gli uomini (cis o trans) che sono perennemente e sessualmente insoddisfatti, ed incolpa della loro esistenza il binarismo nei ruoli di genere.

Sicuramente il modo diverso in cui uomini e donne sono educati ha la sua influenza, ma credo che questo binarismo abbia una base fisiologica: conosco due uomini trans FtM in terapia ormonale sostitutiva, che hanno riferito che l'assunzione del testosterone ha aumentato notevolmente la loro libido.

Solo dopo aver cominciato a prenderlo loro riuscivano a capire come mai gli uomini cis sembrassero pensare solo a "quello"; di contro, gli uomini cis sembrano incapaci di capire che significa vivere senza il pressante desiderio sessuale indotto dal testosterone - e questo contribuisce alle incomprensioni che avvelenano i rapporti tra uomini e donne.

Inoltre, nelle donne cis il desiderio sessuale varia durante il ciclo mestruale - ovvero, aumenta nei giorni fecondi; mentre gli uomini cis, che sono fecondi tutti i giorni, tutti i giorni vogliono "quello".

Inoltre, il desiderio nelle donne cis, o meglio, la sua componente indotta dagli ormoni, crolla nella menopausa, mentre quello degli uomini cis declina lentamente con l'età, ma non ha apprezzabili variazioni da un giorno all'altro (se mai le ha all'interno della giornata, con un picco di prima mattina).

"Integrando" la curva del desiderio sessuale negli uomini e nelle donne cis (spiacente, non conosco il caso delle persone non cis abbastanza bene da parlarne), scopriamo dunque che nel corso della vita gli uomini cis desiderano sessualmente molto più delle donne cis.

Questo significa che la domanda di orgasmi è molto superiore nell'uomo cis rispetto alla donna cis, e che per il primo un orgasmo vale più che per la seconda. Pertanto, una donna cis che offre un orgasmo ad un uomo cis solo in cambio del proprio orgasmo fa un cattivo affare - è come se lei scambiasse una moneta d'oro (quello che un orgasmo vale per lui) con una d'argento (quello che un orgasmo vale per lei).

Questo spiega come mai sia molto più facile trovare "morti di figa" che "morte di cazzo", e questo è un problema per tutte le società umane.

E questo spiega anche perché nella maggior parte delle società (non posso essere sicuro che così accada ovunque) è l'uomo a corteggiare la donna - ovvero, per rendere lo scambio equo, compensa la differenza tra il valore che l'orgasmo ha per lui e quello che ha per lei con denaro od altra utilità.

Se tutti gli uomini e tutte le donne fossero egualmente attraenti, si potrebbe paragonare la situazione a quella di un sistema monetario bimetallico [1], in cui hanno corso sia monete d'oro che monete d'argento, e le donne coniano le monete d'oro, gli uomini quelle d'argento.

In un sistema bimetallico il valore relativo delle monete d'oro e d'argento rimane pressoché costante, anche se la quantità dei due metalli disponibli varia - quindi anche il rapporto di scambio tra gli orgasmi maschili e quelli femminili rimane pressoché costante.

La stabilità del tasso di cambio argento/oro di 15,50 a 1 resistette (salvo piccole fluttuazioni) alle corse all'oro in California ed Australia avvenute verso il 1840; la stabilità del tasso di cambio tra orgasmi maschili ed orgasmi femminili è stata provata dalla guerra del Paraguay contro Argentina, Brasile ed Uruguay (1864-1870), in cui si stima che sia caduto non meno del 70% dei maschi paraguaiani atti alle armi (hanno combattuto valorosamente anche le donne, ma non sono cadute in così gran percentuale).

Per molto tempo si ricorse alla poliginia in Paraguay dopo la guerra - perché agli uomini superstiti era ora richiesto di fornire alle donne anche gli orgasmi che avrebbero prodotto i caduti. E si suppone che la poliginia sia prevista dal Corano proprio per consentire ai maschi superstiti di una guerra di prendere in moglie le vedove dei caduti o le donne che non avrebbero comunque trovato marito perché troppi uomini adatti a loro erano periti in battaglia.

Il bimetallismo garantisce la stabilità del tasso di cambio tra le monete d'argento e quelle d'oro, ed anche il loro potere d'acquisto - i paesi a sistema bimetallico, che nel 19° Secolo erano i più importanti economicamente, avevano prezzi stabilmente bassi; questo significa che un orgasmo maschile o femminile varrà sempre molto.

Il paragonare l'orgasmo maschile ad una moneta d'oro ed uno femminile ad una moneta d'argento spiega anche perché mai non solo gli uomini gay, ma sempre più anche le donne lesbiche, si stiano dimostrando promiscue: non ci si rimette a scambiare una moneta d'oro con una d'oro, ed una d'argento con una d'argento - si può continuare finché ci si diverte a farlo.

Ma il bimetallismo non prescrive un tasso di cambio "naturale" - se nel 19° Secolo fu adottato un tasso di cambio tra argento ed oro di 15,50 ad 1, qualsiasi altro tasso di cambio scelto internazionalmente sarebbe andato bene, perché il prezzo di mercato vi si sarebbe col tempo allineato.

Oggi argento ed oro non sono vincolati in un sistema bimetallico, il tasso di cambio XAG/XAU [once troy d'argento/once troy d'oro] oscilla vistosamente, ed oggi, 17 Marzo 2017, è circa 70,75 a 1 (fonte XE.COM).

Poiché un corso legale non può discostarsene troppo, sceglierei per comodità 72 a 1; 72 è un numero con 11 divisori, quindi la zecca può coniare 11 tagli di monete d'argento, di valore da 1 a 36 unità [Nota A], con una svalutazione dell'argento dell'1,74% circa.

Cambiare tasso di cambio tra l'argento e l'oro è però più facile a dirsi che a farsi, perché le monete vengono tesaurizzate, ed un simile cambiamento arricchirebbe alcune persone e ne impoverirebbe altre - è politicamente improponibile, anche perché chi ci guadagna e chi ci perde dipende dal caso o, peggio ancora, dalla possibilità di convertire le monete che saranno svalutate in monete che saranno rivalutate.

Gli orgasmi invece non si possono tesaurizzare, ed un cambio del valore relativo degli orgasmi maschili e femminili cambia i redditi futuri, ma non ci sono patrimoni accumulati che possono svalutarsi. È più facile pertanto concordare, anche informalmente, un ritocco della parità tra orgasmi maschili e femminili (per esempio perché la pillola anticoncezionale rende meno rischioso per una donna erogare un orgasmo ad un uomo), ed allora il divario di valore tra orgasmi maschili e femminili può ridursi anche di molto, cosicché una donna può decidere che la perdita economica che ha scambiando l'orgasmo di un uomo con il proprio soltanto è tollerabile, se non insignificante.

Questo è il significato della rivoluzione sessuale - ridurre il divario nel valore tra l'orgasmo maschile e quello femminile; non vedo però ragione perché esso scompaia: dovrebbe scomparire il divario nel desiderio, e la fisiologia non lo consente.

Il modello che propongo andrebbe perfezionato, se non altro perché le persone non sono egualmente attraenti, e non tutti gli orgasmi che procurano sono sempre della medesima qualità. Quindi siamo nella situazione di chi deve valutare una zecca prima di scambiare una moneta prodotta da noi con una prodotta da lei.

Molte persone conoscono la Legge di Gresham (in realtà nota già dai tempi biblici) [3], secondo cui "la moneta cattiva scaccia la buona"; ma questa legge vale soltanto se, pur avendo diverso valore intrinseco, le due monete hanno il medesimo valore nominale - quello che accadeva quando le zecche emettevano monete di lega sempre meno preziosa, pur conservandone il valore nominale.

Quando non c'è un valore nominale imposto dalla legge, vige invece la Legge di Thiers - per cui le persone accettano in pagamento solo le monete di maggior valore intrinseco, ovvero quelle il cui valore promette di durare più a lungo nel tempo, ricorrendo se del caso al baratto se non c'è moneta che le accontenti.

La Legge di Thiers spiega molto bene il "morto di figa": lui forse riesce anche ad erogare orgasmi paragonabili a quelli della concorrenza, ma non riesce ad offrire una qualità della vita che li accompagni, e renda equo lo scambio di orgasmi con le donne che desidera.

Ritengo necessario precisare che questo binarismo/bimetallismo vale secondo me solo nei rapporti erotico-sentimentali tra persone cis; estenderlo tanto da stabilire che esistono giochi, comportamenti, interessi, campi di studio, professioni, ruoli coniugali, genitoriali e sociali in genere da riservare ad un sesso/genere (in una persona cis coincidono) e da vietare all'altro è un abuso ed una sciocchezza.

Per quanto riguarda le persone non cis, loro non possono essere incluse in questo binarismo/bimetallismo, ma entrano comunque nel commercio erotico, ed hanno il pregio di rendere più evidente il fatto che le persone non sono uguali per attrattiva sessuale e qualità degli orgasmi, e che ogni persona è una zecca da valutare prima di scambiare le proprie monete con le sue.

Il sogno di molti uomini cis è trattare tutte le donne come se fossero intercambiabili dal punto di vista erotico, per imporre in questo campo una specie di Legge di Gresham - per fortuna è impossibile.

Raffaele Yona Ladu
Ebre* gendervague

[Nota A]: Un sistema bimetallico deve essere adottato almeno dalle principali economie del mondo per essere stabile, e per facilitarne l'adozione esigerei solo che ogni paese coniasse monete con il medesimo titolo d'oro e d'argento, ma potesse adottare le unità di peso che preferisce (grammi, once, sicli, tael/liang, ecc.).

È un po' fastidioso convertire monete di diverso peso, negli scambi internazionali, ma sarebbe molto peggio convertire monete di diverso titolo. Se le monete hanno infatti il medesimo titolo, il contabile pigro o frettoloso può pesarle tutte insieme con una bilancia tarata nell'unità di peso che preferisce, anziché contarle ad una ad una; se le monete sono di diverso titolo, deve proprio usare una sofisticata macchina contamonete che le riconosca, separi e conti.

Oggi (17 Marzo 2017), sempre secondo XE.COM, un'oncia troy d'oro fino vale 1.143,71 Euro oppure 1.229,29 Dollari USA; se portiamo il valore di un'oncia troy d'argento fino ad 1/72 di un'oncia troy d'oro fino, essa vale ora 15,88 Euro, oppure 17,07 Dollari USA.

I paesi che denomineranno le loro monete in once saranno obbligati a coniare monete di metallo vile (acciaio, bronzo, ottone, rame, ecc.), senza valore intrinseco, per i tagli minori.

Poiché un'oncia troy vale 31,1035 grammi, una moneta da un gammo d'oro, al prezzo di oggi, vale 36,77 Euro oppure 39,52 Dollari USA; una moneta da un grammo d'argento, al corso legale di 72 grammi d'argento per 1 d'oro, varrebbe 0,51 Euro oppure 0,55 Dollari USA.

Le monete di metallo vile saranno sempre utili, ma meno importanti, per i paesi che denominano le loro monete in grammi; scherzando ma non troppo dico sempre che con un grammo d'oro una persona vive un giorno, con un'oncia troy d'oro un mese intero, con una libbra troy (= 12 once troy) d'oro tutto l'anno.

Ovviamente, anche se io ragiono con le monete, mi va benissimo e ritengo assai opportuno che vengano emesse banconote (convertibili in metallo prezioso!), tratte cambiali, firmati assegni, ed eseguiti trasferimenti elettronici di denaro - purché tutto rappresenti e non sostituisca una precisa quantità di metallo prezioso pagabile a vista.